Primo atto: La partenza
Sono stati gli entusiasmanti movimenti che stiamo vedendo nel settore finanziario a dare nutrimento ai nostri pensieri di sviluppo.
Spinta dal Green Deal, dalla Tassonomia Europea, dalle richieste della BCE e dai nuovi requisiti normativi, la sostenibilità sta assumendo un nuovo significato in questo ambito, diventando argomento fondamentale anche nel campo della finanza.
Le banche si trovano di fronte alla sfida di rendere operativi questi sviluppi, chiedendosi sempre di più che sistemi, attraverso le strategie e le scelte messe in atto, sono sostenuti attraverso il flusso del “loro” capitale.
Abbiamo parlato con diverse banche e quello che ci hanno fatto notare è il gap che esiste al momento: da un lato le richieste dell’Europa e dall’altro la difficoltà che percepisco nel valutare i clienti e gli investimenti secondo i criteri della sostenibilità – legate ad una mancanza di know-how specifico sul tema e di una metodologia comprovata.
Il nostro strumento di valutazione del rischio ESG vuole creare un ponte e mettere a disposizione delle banche le informazioni e il background necessari affinché il processo non solo sia di successo, ma che crei anche motivazione ed entusiasmo per tutte le parti coinvolte.
Secondo atto: L’avventura
Ci siamo dedicati completamente e intensamente alla materia, che nelle sue specificità è talvolta molto complessa, abbiamo parlato con diverse persone, analizzato gli studi, provato a tradurre tutto in una soluzione.
Abbiamo sbagliato, siamo tornati indietro e siamo ripartiti.
Questo ci ha portato a una struttura e con dei contenuti concreti che abbiamo messo sul tavolo con vari istituti bancari. La sfida più grande è stata (e tuttora è) la dinamica che c’è attualmente nell’argomento – ogni giorno emergono nuovi studi, task force, opinioni, interpretazioni…
Un’altra sfida è stata quella di gestire la complessità, senza lasciare indietro nulla, ma portandola ad un livello ragionevole per potere gestire il tema attraverso uno strumento software.
Un viaggio emozionante sia per le banche che per le aziende coinvolte e sicuramente un viaggio particolarmente importante anche per noi.
Le ore (e le giornate) investite e le occasioni di scambio con i nostri partner strategici, ma anche il lavoro concreto di sviluppo del software sono stati momenti preziosi, che ci accompagneranno nei prossimi passi.
Terzo atto: il “ritorno”, ma al nuovo
Ora non vediamo l’ora di entrare in dialogo con quanti più istituti che operano nel mondo della finanza per capire come il nostro strumento di valutazione dei rischi ESG possa essere loro d’aiuto. Nel frattempo, stiamo lavorando ai passi finali di implementazione lato software.
Crediamo che non ci sarà una parola fine per questo lavoro, come è giusto che sia: sarà un processo di continuo approfondimento e di integrazione di tutti gli sviluppi portati avanti dal lato delle istituzioni e da quello della scienza
Günther Reifer, Fondatore e CEO – Terra Institute